
Il verde surreale di Maya Beach prima dello Tsunami,
Qui è stato girato il film “The beach”, con L.Di Caprio.
NB: Vietato l’utilizzo della foto
29 dec 2004
DEVASTATA PHI PHI ISLAND, L’ISOLA DI “THE BEACH”
Devastata dallo TSUNAMI anche Phi Phi island, l’isola dove è stato girato il film “L’ultima spiaggia”, con Leonardo di Caprio. L’isola è un atollo che fa parte dell’isola maggiore Phuket, autentico paradiso della natura, orgoglio della Thailandia e meta obbligatoria dei turisti amanti del mare. Phi Phi island, purtroppo conta circa 300 morti.
La famosa spiaggia “Maya beach”, dove è stato girato il film, si trovava su Phi Phi Don, una delle isolette di Phi Phi Island. Qui la realtà superava la fantasia, la spiaggia aveva un mare di colore azzurro - verde senza paragoni, che lambiva strisce di sabbia immacolata bordate da palme e magnolie. Si accedeva alla spiaggia da un buco nella roccia, al quale si arrivava arrampicandosi con una corda, rischiando di graffiarsi contro gli scogli all’arrivo delle onde.
Era possibile praticare lo snorkeling sulla barriera corallina e vedere varietà di fondali e pesci colorati superiori a quelle che si vedono nel mar Rosso. Era anche facile trovarsi a ripetere l’avventura di Di Caprio nel film e trovarsi faccia a faccia con uno squalo nelle acque trasparenti. Si era detto che le riprese del film avevano danneggiato la spiaggia, ma adesso Maya beach è andata completamente distrutta.
Pare che i turisti mattinieri che si trovavano in spiaggia in quel momento sono stati travolti e uccisi dall’onda anomala. Una prima onda ha gettato sulla spiaggia molti pesci. Tutti i bagnanti si sono avvicinati allora per raccoglierli e sono stati travolti dalla seconda gigantesca onda. Si sono salvati solo coloro che erano rimasti in albergo. Una ragazza italiana del Trentino si è salvata arrampicandosi sulla collina. Il resort Princess è stato distrutto, i turisti sono rimasti intrappolati sotto le macerie dei bungalow.
Phi Phi era un’isola adatta a chi ama veramente il mare, per i suoi paesaggi mozzafiato e le sue verdissime pianure. Al suo interno era quasi completamente disabitata e priva di strutture, chioschi e bancarelle compresi, offriva solo piccoli ristoranti/locande dove era possibile consumare pesce e frutti di mare freschissimi. Gli unici segni dell’uomo erano una serie di canne di bambù, vecchie corde e piccoli pontili galleggianti.
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