Bocciati i santuari dei cetacei


Wednesday, June 18, 2003

GREENPEACE: BOCCIATI I SANTUARI PER LA DIFESA DEI CETACEI

Si è tenuta a Berlino la 55° Commissione baleniera internazionale. Sono stati bocciati i due nuovi grandi santuari per la difesa dei cetacei.

La politica di acquisto dei voti dei paesi in via di sviluppo da parte del Giappone e' riuscita ancora ad impedire l'istituzione di due grandi Santuari per i cetacei nel Sud Pacifico (come proposto per il quarto anno da Australia e Nuova Zelanda) e nel Sud Atlantico (come proposto per il terzo anno da Brasile e Argentina).

La votazione e' avvenuta il 17 giugno a Berlino, nel corso della Commissione Baleniera. "Entrambi i Santuari avrebbero protetto i corridoi migratori e le zone dove si alimentano le balene, il cui numero e' drasticamente calato per la caccia, ha commentato Domitilla Senni, direttore di Greenpeace, che ha seguito a Berlino i lavori della Commissione.

A Berlino la discussione si è incentrata sulla - Richiesta giapponese di quote di caccia costiera per le piccole baleniere; - Richiesta italiana di misure per fronteggiare le catture accidentali (la proposta è stata sostenuta da 17 paesi); - Richiesta dell'Islanda di riaprire la caccia "scientifica".

ACQUISTO DI VOTI
Greenpeace denuncia come il Giappone sia riuscito a ottenere il sostegno di 7 paesi in via di sviluppo (Benin, Gabon, Guinea, Mongolia, Marocco, Palau e Panama) attraverso la concessione di aiuti alla pesca nel corso degli ultimi tre anni.

LE SPECIE IN PERICOLO
"In nome della scienza", lo scorso anno, Norvegia e Giappone hanno cacciato 1.318 balenottere e continuano a sostenere che tanto la specie non e' in pericolo.

Secondo questi paesi nuoterebbero nei nostri oceani ancora 760.000 balenottere, nonostante la Commissione Baleniera ritenga che la cifra vada dimezzata e che comunque non esista un censimento aggiornato.

Il futuro di specie come la balena franca boreale o la focena del Messico e' a rischio. Della balena franca rimangono nel Pacifico settentrionale solo 100 esemplari, di cui non piu' di 14 sono femmine in grado di riprodursi. A metterle in pericolo sono le piattaforme petrolifere dell'isola di Sakhalin, a nord del Giappone.

ISLANDA
Vuole riaprire la caccia per scopi “di ricerca scientifica” a 100 balenottere comuni, 100 minori e 50 boreali all’anno.

NORVEGIA
Nel 1993, ignorando la moratoria IWC, ha ripreso la caccia “commerciale” alle balenottere minori. La quota 2003 è 711.

GIAPPONE
Porta avanti la caccia per scopi “di ricerca scientifica”, catturando 440 balenottere minori nell’Antartico e 160 balene nel Pacifico l’anno.

WHALEWATCHING
I Santuari avrebbero dato impulso alle attivita' di whalewatching in forte crescita in quelle regioni".
Portare i turisti a osservare le balene e' diventato un business con un tasso di crescita del 12% annuo nell'ultimo decennio. Oggi il fenomeno interessa 87 paesi e gli ecoturisti nel mondo sono 9 milioni l'anno, con un fatturato di 1 miliardo di dollari: oltre i tre quarti dei paesi membri della Commissione baleniera hanno programmi di whalewatching.

L’IWC SI TRASFORMA DEFINITIVAMENTE IN UN ORGANISMO CONSERVAZIONISTA. STORICO PASSO VERSO LA CONSERVAZIONE.

Berlino, 15 giugno 2003 - Attivisti di Greenpeace scalano la Torre della televisione a Berlino e appendono a 365 metri d'altezza una balena gonfiabile gigante e lo striscione "IWC agisci ora!".

La Commissione Baleniera Internazionale, nata nel dopoguerra per tutelare gli interessi delle nazioni baleniere, si è trasformata definitivamente in un organismo conservazionista.

19 Paesi, tra cui l'Italia, hanno firmato un documento comune per riformare la Commissione nella direzione della conservazione e non della sfruttamento dei cetacei, chiamato "Berlin Initiative" . La mozione ha il sostegno di 47 organizzazioni internazionali, tra cui Greenpeace.

25 voti a 20 e' stato il risultato della votazione sull'"iniziativa di Berlino". Norvegia e Giappone hanno fatto di tutto per impedire che la mozione fosse messa in votazione.

PAESI “CONSERVAZIONISTI”
A favore di quest'iniziativa che mira ad incrementare il carettere conservazionista della Commissione Baleniera, hanno votato:
Austria, Brasile, Cile, Finlandia, Francia, Germania, India, Irlanda, Italia, Messico, Monaco, Olanda, Nuova Zelanda, Oman, Peru', Portogallo, San Marino, Sud Africa, Spagna, Svezia, Svizzera, Inghilterra, USA, Australia e Argentina.
Grenada, altra nazione assoldata gia' lo scorso anno dal Giappone a sostegno della causa dei balenieri, quest'anno si è astenuta, tradendo le aspettative dei nipponici.

PAESI FAVOREVOLI ALLA CACCIA
Mentre, dall'altro lato, i contrari sono stati: Benin, Cina, Danimarca, Dominica, Guinea, Islanda, Giappone, Corea, Mongolia, Marocco, Nicaragua, Norvegia, Palau, Panama, Russia, St Kitts, St Lucia, St Vincent, Isole Salomone ed Antigua e Barbuda.

Approfondimenti e documenti:

http://www.greenpeace.it

http://www.greenpeace.it/whales


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