Ulisse e Circe


Circe vive ancora qui e nelle notti d'estate è possibile udirla cantare. Nella sua terra protegge tutti coloro che le chiedono aiuto.

Ulisse arrivò dal mare e quando vide il Monte Circeo pensò fosse un'isola, che chiamò "Eea".
- All'isola Eea giungemmo, ove Circe abitava -.
Circe - da cui il nome Circeo - era la dea lussuriosa e ingannatrice, figlia di Helios, luce degli uomini e sorella di un mago distruttore, Eete.
I compagni d’Ulisse si incamminarono verso il centro dell’isola.
Sentirono un canto melodioso e irresistibile.
Attratti lo seguirono e arrivarono ad un palazzo ben levigato.
La dea dalle chiome maestose era al telaio intenta a tessere una tela meravigliosa e cantava soavemente.
Accolse con ampi sorrisi i malcapitati naufraghi.
Distribuì boccali di liquore misto a malefiche droghe, che all’istante ebbero l’effetto di cancellare dalle menti degli Achei la memoria della loro terra d’origine.
Ad uno ad uno li colpì con una verga, e a quel contatto tutti quanti si andavano tramutando via via in maiali: muso, setole, grugnito. Ulisse, solo resiste alle malie, senza bere vino o toccare cibo, si getta furioso sulla maga, come per ucciderla.

- Tu sei Odisseo, rinfodera la spada e seguimi nel mio letto dove ci abbandoneremo ad un amplesso d’amore - disse Circe.
- O Circe, libera prima i miei compagni, e io salirò senza timori sul tuo letto -.

Passarono i giorni, le settimane, i mesi. Trascorse un anno.
Si mangiava abbondante e si bevevo vino dolce.

- O divina, devi alfine mantenere fede alla solenne promessa di farci tornare alle nostre case… -
Ulisse abbandonò Circe e la scordò, così come scordò di averle lasciato un figlioletto, Telegono, frutto dei loro amplessi. E in breve sarebbe nata a Circe anche una sua figlia, Cassifone.

Ubicato a 100 km a sud di Roma, il Parco Nazionale del Circeo si estende per circa 8.500 Ha, nei comuni di Latina, Sabaudia, San Felice Circeo e nelle isole di Ponza e Zannone. La foresta planizaria (di pianura), oggi indicata come “Selva di Circe”, costituisce un unico esempio di flora che ne ha determinato, nel 1977, l’inclusione nelle Riserve della Biosfera del Programma Unisco M.A.B. (Man and Biosphere). Lungo la costa verso nord, si sviluppa un ambiente umido costituito da quattro laghi costieri: lago di Sabaudia, lago di Caprolace, lago dei Monaci e lago di Fogliano. Le lagune salmastre e le aree stagionalmente impaludate da acqua dolce offrono intatti un ambiente particolarmente idoneo alla nidificazione, svernamento e sosta di numerossime specie della avifauna migratoria.


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