44 anni Napoletano, è l’ultimo sfidante italiano all’America’s Cup 2002 2003. Laureato in Economia Marittima, è uno che di mare se ne intende. Appartiene ad una famiglia di armatori da quattro generazioni e non ha ereditato soltanto navi e capitali, ma prima di tutto un incondizionato e verace amore per il mare. Parteciperà all’America’s Cup con Mascalzone Latino, una barca e un equipaggio del tutto Italiani, con il napoletano Cian come skipper. Partenopeo è anche il nome “Mascalzone Latino”, preso a prestito da un disco di Pino Daniele. Onorato con il “Mascalzone Latino Sailing Team” ha già vinto numerose regate in tutto il mondo e per ultimo, pochi mesi fa, la Copa del Rey a Palma di Maiorca. Ora però affronta l’impresa velica più importante al mondo: l’America’s Cup, un enorme business finanziario che vedrà in gara 8 paesi e 11 imbarcazioni. Ma non è l’affare economico che lo interessa e lo anima, il suo scopo primario è regatare e vincere in mare. Elbano di adozione, ha fatto oggi dell’Isola d’Elba la sua base training per testare la barca ed allenare l’equipaggio. La compagnia di navigazione di cui è titolare, la Moby Lines, venne fondata a fine ottocento dal bisnonno Achille. Si compone di una flotta di 16 navi e, con un fatturato di 190 miliardi nell’ultimo anno, è la prima compagnia Italiana in grado di rompere il monopolio parastatale. Tutte le sue navi sono “ecocompaibili” e dotate di turbine pulite e materiali non inquinanti, non a caso recano la balena azzurra verniciata sulle fiancate. Nel 1995 Onorato raccolse per Greenpeace 12.000 firme contro i test nucleari a Mururoa, acquisendo anche l’ostilità dei Francesi che, per un periodo, gli sospesero i permessi per i collegamenti con la Corsica. Proprietario anche di “Rimorchiatori Sardi” con cui stipula ogni anno contratti miliardari, non disdegna all’occorrenza di indossare le bombole e scendere in acqua per studiare gli scafi incagliati da recuperare, come l’eroe di W.Smith nel libro “Come il mare”. |