
CI HA LASCIATO SIMONE BIANCHETTI, IL VELISTA POETA
E’ stato terzo nella Around Alone
....non cambiero' mai, lo so.....
Sara' sempre cosi', non cambiero' mai, ne sono sicuro,
nonostante gli uomini, le amicizie, gli amori gli anni e la paura
del loro trascorrere........ tornero' al mare, sempre,
non saro' cambiato..........va,
viene e ricomincia, l'abbandonero',andro' verso la terra e i deserti,
ma tornero' a morirgli vicino e sara' la' e io saro' la',
entrambi fedeli al nostro patto.
Fonte: http://www.simonebianchetti.com
TUTTI I RAGAZZI DEL GIRO D’ITALIA A VELA LO HANNO SALUTATO
Ai funerali erano presenti tanti ragazzi impegnati nel Giro d'Italia a vela, che faceva tappa a Rimini.
Quasi tutti gli equipaggi hanno voluto raggiungere Cervia per l' ultimo saluto a Simone.
Il 28 giugno a 35 anni Simone Bianchetti muore . Si trovava a bordo di una barca di amici in porto a Savona, con la moglie Inbar. S'è sentito male alle 4 del mattino. Stava per riparare l'albero della sua barca con la quale aveva recentemente concluso al terzo posto l'Around Alone'.
A Cervia (Ravenna) città natale di Simone, il 1 luglio centinaia di persone lo hanno salutato per l' ultima volta. Davanti al corteo funebre, il padre, il fratello, la moglie. La mamma non e' riuscita ad assistere per il dolore. In prima fila c'era il sindaco di Cervia. Folto il gruppo dei grandi velisti: Mauro Pelaschier, Cino Ricci, Mauro Piani, i due ex di Luna Rossa, Max Sirena, Marco Mercuriali e tanti altri.
26.02.2003 - VELA AROUND ALONE
(Poesia composta da Simone Bianchetti in occasione
del suo secondo passaggio di Capo Horn in solitario)
Questa notte, ho esplorato le fredde cime dell'Austria,
le montagne che non ho mai visto, la dove non sono mai stato
I fienili, avevano l'aria stanca e spossata,
la primavera era alle porte e più lontano,
sopra una ripida altura, uno stambecco in posa statuaria,
scrutava la valle.
Poi quando ho aperto gli occhi,
le montagne erano di gelida acqua,
le bianche vette erano frangenti che mi avvinghiavano,
il vento più violento che mai frustava ogni cosa scorticandomi
l'anima,
più lontano, l'unica scura roccia che si scorgeva,
irta e scoscesa, era Capo Horn
SIMONE BIANCHETTI
CRESCIUTO NELLE REGATE ADRIATICHE.
Nato a Cervia nel 1968, si diploma al Collegio Navale di Venezia.
Prestato poi servizio nella Marina Militare, cominciando a gareggiare in Adriatico.
Allievo di Cino Ricci, porta un amuleto africano sempre al collo.
Si cimenta dapprima nelle regate in solitario nel Mediterraneo, con Ricci,
Pelaschier, Malingri, Cordelle e Monnet.
E’ gia' un veterano del mare a 35 anni: festeggia il compleanno lo scorso febbraio in pieno oceano Pacifico. Aveva scherzato al telefono: ''Per il mio trentacinquesimo compleanno niente di speciale, sempre che si consideri normale festeggiarlo da solo in pieno oceano, sulla rotta per Capo Horn''.
Come skipper si cimenta nei campionati italiani e mondiali di tutte le classi, affrontando avversari come Ricci e Pelaschier. Ma il suo sogno sono le regate oceaniche in solitario.
IL SUO CAPOLAVORO: TERZO NELL'AROUND ALONE
Simone raggiunge il suo successo più prestigioso conquistando il terzo posto nell'ultima Around Alone, il giro del mondo in solitario a tappe, al timone di Tiscali, un monoscafo di 60 piedi, unica imbarcazione italiana in corsa.
La Around Alone è la competizione piu' lunga e dura per un velista: e' una maratona di 28.800 miglia in condizioni estreme. Attraversa le aree oceaniche piu' pericolose e piu' remote del mondo, soprattutto quelle del Sud, con onde gigantesche, venti fino a 80 nodi, iceberg e growler. Un' avventura in grado
di mettere a dura prova fisico e mente dell'atleta piu' preparato. Si svolge ogni quattro anni.
Nel maggio scorso era in mare da cinque mesi, nell' Oceano Pacifico. Un uragano non lontano dalle coste della Spagna gli aveva strappato l'albero. Il Re di Spagna gli mise a disposizione un porto della
marina militare spagnola per riparare il danno. Lui riparti' e riusci' a conquistare un prestigioso terzo posto,
unico italiano a concludere la prova.
VENDEE GLOBE CHALLENGE - IL SOGNO DI TUTTI I NAVIGATORI -
UN'AVVENTURA POSSIBILE SOLO PER I MIGLIORI
La sua prima grande regata fu il "Boc Challenge" del 1994, su "Non si sa mai".
Nel 1995 è decimo alla Minitransat.
Nel 1996 si piazza secondo nell'Europa 1 Star da Plymouth a Newport a bordo della Merit Cup messagli a disposizione da Cino Ricci.
Nel 1998 partecipa alla Route de Ruhm e alla "Quebec-Saint malo".
Nel 1999 in coppia con Philippe Monnet vince la "500 per 2", quindi l'iscrizione al
"Vendée Globe 2000" su "Aquarelle.com".
Due anni dopo, il grande successo nella ''Vendee Globe'' al timone di ''Aquarelle.com'':
lo skipper romagnolo e' il primo navigatore italiano che riesce a compiere
la circumnavigazione del mondo in solitario, senza scalo e senza assistenza.
UNA VITA SEMPRE AL LIMITE
Nel 1999 Bianchetti abbandona temporaneamente il mare per un' impresa a terra: unico italiano in gara, partecipa alla 'Transat de Sables', il rally del deserto a cui possono prendere parte soltanto mezzi spinti esclusivamente dal vento. In quell'occasione, sfiora la morte.
Lui e gli altri 13 concorrenti sono travolti da una violenta tempesta di sabbia, con vento a 100 chilometri orari. Bianchetti viene sbalzato fuori dal suo carro a vela, il ''Desert Fox Tin.It-Tnt'', sviene e solo dopo ore gli
organizzatori del rally riescono a individuarlo e a salvarlo. Un altro concorrente, il francese Philippe Poulet, muore nella tempesta di sabbia. L' amuleto che Simone porta al collo è il regalo che un cammelliere africano prima di cominciare la traversata del deserto, gli porta fortuna.
IL LIBRO DI BIANCHETTI
Scrive un libro autobiografico, insieme con il giornalista Fabio Pozzo, intitolato ''I colori dell' oceano''.
Avrebbe presto annunciato la sua seconda partecipazione alla ''Vendee Globe'': una "corsa sempre al limite, in cui l' oceano diventa la vita stessa, e l' orizzonte e' il perpetuo confine dei sogni'', come scrive nel suo libro.
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