BENVENUTI NELLA PAGINA DELLA PESCA !

 

Qui combattiamo il pesce lealmente, con una canna o un fucile, senza reti e senza bombole.

Mangiamo tutto il pesce che peschiamo, non lo sprechiamo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

22 - 28 AGOSTO 2005, ISOLA DI PANTELLERIA - SICILIA:

I primi tre giorni c’è maestrale, non possiamo uscire, il nostro gozzo

(quello bianco rosso e blu in primo piano) è tristemente fermo nel porticciolo.

Finalmente arrivano le belle giornate e usciamo in barca

Tutti pescano a lenza, io solo pesco a canna e prendo nettamente più pesci,

più grossi e di qualità migliore: saraghi, fragolini, ecc.

 

alcune nostre pescate, prendiamo non meno di 5 kg di pesce al giorno, 

mangiamo sempre pesce e nonostante questo il frizer si riempie.

Per la cronaca siamo andati anche a Totani una notte e ne abbiamo presi due da 2 kg.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Arcipelago Toscano

 

 

 

 

 

2 giugno 2001 – Il Barracuda. Usciamo per una battuta di pesca al traino.

Dopo qualche ora avvertiamo i primi strattoni. Recuperiamo e con sorpresa vediamo emergere un lungo barracuda.

Il barracuda è un predatore molto aggressivo, lo afferro con timore, visti i suoi denti affilati.

La sera successiva lo cuciniamo e mangiamo per cena.

Rispettiamo il mare e le sue creature, mangiamo sempre tutto il pesce che peschiamo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SARDEGNA

 

 

 

 

 

L’ORATA . 1997 - Sardegna – Torregrande, OR.

Lancio le canne dalla spiaggia di fronte casa e dopo qualche ora inizio il combattimento con un grosso pesce. Quando finalmente non oppone più resistenza recupero la lenza: è un’orata di 1 kg.

Ho preso anche una grossa seppia e la cena è assicurata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

28 settembre 1997. Sardegna – Mari Ermi, OR. LA SPIGOLA. L’acqua è calda e decido di fare un giro con il fucile subacqueo.

A un certo punto vedo un grosso pesce a circa 5 – 6 metri di profondità che si dirige dietro una roccia sommersa.

Mi immergo prontamente per tendergli un agguato mentre esce dall’altra parte. Ho quasi esaurito l’aria e … le speranze quando mi sbuca davanti.

E’ una spigola sui 10 kg. Sparo dove ricordo essere il colpo fulminante: tra la testa e la spina dorsale. Non capisco cosa succede dopo,

vengo trascinato e sbattuto ma alla fine vedo il pesce fermo e perfettamente trafitto dalla lunga freccia dell’arbalete.

Per tutta la settimana successiva mangiamo a cena tranci di spigola.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LO SQUALO

 

 

 

 

1997 Sardegna - Sinis. OR.

Durante una battuta di pesca, a circa 1 miglio dalla costa, avvistiamo un grosso squalo che procede lentamente.  Ci avviciniamo, è una verdesca di cinque metri.  La portiamo fin sotto il bordo della nostra pilotina in legno. Ha attaccati al corpo dei pesci pilota lunghi un metro e mezzo. Siamo in cinque ed equipaggiatissimi, con canne da traina, esche e potenti fucili. Discutiamo sul da farsi. Ingaggiamo il combattimento? Lo squalo verdesca è pericoloso, dovremmo attaccarlo.  Potremmo fiocinarlo,  attaccargli delle boe al corpo, come nel film “Lo squalo2” , finirlo a poco a poco, trainarlo a riva e … venderlo:  il palombo è  prelibato e ben pagato!  Però  è anche una specie protetta e in via di estinzione.

Lo seguiamo ancora un pò, lo fotografiamo e infine lasciamo che si allontani.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL GRONCO

Sardegna, Isola di S.Antioco, Settembre 2001.

Dopo circa un’ora di fuoristrada arrivo ad una scogliera deserta nella zona “Cala Signora”. Scendo in acqua e prendo subito due polpi, capisco che la zona è piena di pesce. A circa 4 metri di profondità vedo una coda che si muove sotto ad uno scoglio. Aspetto un pò e poi  taglio un pesce che avevo preso prima e lo lascio cadere davanti alla tana. Allora vedo spuntare il testone nero e spaventoso di un grosso gronco. Mi immergo e lo sparo mentre si ritrae. Ho bisogno di aria, abbandono il fucile con il gronco trafitto. Riscendo e il pesce si muove ancora minaccioso. Infine posso tirarlo fuori, pesa 5 kg. Poche ore più tardi lo mangiamo a cena con i cugini, la carne è bianca e saporita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA CERNIA

1996 - Sardegna – Seu, OR. Novembre, ben coperti ci dirigiamo con il gommone su una secca. Individuo subito la tana di una cernia. Dopo molte immersioni e un lungo agguato riesco a colpirla e tirarla fuori.